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La pittura di Codazzo si muove in una duplice direzione, vale a dire quella dell’inconscio e quella del conscio. E’ pittura chiara, solare, senza implicazioni morbose proprie del mondo onirico.

I mezzi espressivi- basti pensare all’arabesco del segno ed al lirismo cromatico- da sempre assurgono ad elementi inscindibili della sua pittura, e sono per l’appunto questi elementi, facilmente combinati, la struttura portante delle sue composizioni.

Nella rappresentazione dei corpi femminili, risulta evidente come questi si impongano, grazie all’uso di una linea tagliente, serpentinata, che diventa protagonista assoluta della composizione, riuscendo ad esprimere efficacemente il carattere sensuale delle figure femminili. (Nicola Cesari)

 

Il tema della costruzione del linguaggio riguarda ogni artista; divergono soltanto i modi nell’affrontare questo tema. Un modo originale è quello proposto da Pietro Codazzo, noto artista salentino.. Questo tema traspare in realtà in tutta quanta la sua produzione pittorica, ma ora, nelle sue opere scultoree diviene la cifra preponderante.. In queste , egli intende ripercorrere i primi passi o meglio rievocare i primi segni che l’uomo della preistoria ha consegnato alla memoria di tutti noi. Nel bisogno di animare le sue pietre, quando dà ad esse un volto femminile, oltre a perseguire ovviamente la finalità estetica, l’artista ricerca nella pietra il volto della “ Grande Madre”.

(Cosimo Giannuzzi)

Il mondo scultoreo di Pietro Codazzo è capace di cogliere, nel significato assoluto prodotto da un semplice gesto, un brivido, una luce, un volo. Consegnando il segreto dell’opera ad un gioco di infinite interpretazioni, calandosi sul dimenticato, vuole affermare ancora una volta il ruolo dell’artista taumaturgo, che privilegia la divina casualità sulle regole della più sofisticata tecnologia visiva, innescando un corto circuito trasudante pathos. (Eugenio Giustizieri)


Codazzo è un artista maturo ed il
suo approccio all’arte è stato una costante esplorazione, una ricerca, che lo
ha portato dalla pittura alla scultura, dal figurativo all’astratto, da opere
dettagliate in argilla a sculture sfuggenti con pietre calcaree locali.

La sua attività artistica ha origine negli oliveti solitamente punteggiati da pietre; pietre che sono state rovesciate per anni, secoli, millenni, a cui egli dà forma e respiro. Le sue sculture non sono finemente cesellate, esse sono sgrossate nella pietra calcarea, trattenendo parte della formazione rocciosa originale. In esse è l’impronta dell’artista: i suoi pensieri, le sue azioni ed i suoi sentimenti.

Primitive nella loro creazione, queste opere  emergono da un processo di scultura, mescolando le impurità della pietra e l’immagine emergente in un armonioso tutt’uno.

Esse rappresentano non una particolare personalità, ma trascendono l’esperienza umana delle persone e la terra che le ha sostenute. Forse è questa qualità propria dell’opera che permette di esplorare ed imprimere un’immagine indelebile nella mente dell’osservatore. (Cosimo Stifani)

 

 

 

 

 

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